Che idea ci siamo fatti dell'inferno?

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  1. Ely53
     
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    Cari Amici, ho letto in un altro topic una interessante discussione in cui viene affrontata l'idea dell'inferno, allora ho pensato che forse fosse giusto aprire uno nuovo dedicandolo solo a questo argomento.
    Naturalmente si apriranno anche altre idee, è naturale!
    Questo perché è giusto, secondo me, affrontare questo vecchio luogo comune dell'inferno come fuoco perenne, come Geenna definita dal Cristo, come luogo di "eterna" perdizione, dove demoni di "divertono" a infliggere crudeli pene...
    Ma, cari amici, che poter aggiungere?
    Fin da piccola, quando mi si minacciava di pene legate all'inferno eterno quando non stavo abbastanza buona o non facevo i compiti ecc..., mi domandavo che cosa fosse l'<eternità>... pensavo: un tempo senza fine... ma che tempo è se non ha fine? Già coglievo l'illogicità di tale affermazione senza saperlo...
    Poi il catechismo e l'educazione ricevuta con "peccati veniali" e "peccati mortali" e tante altre di queste cose... hanno fatto il resto.
    Ma tutto mi è servito. Oggi ho un'idea dell'inferno anche se non dovremmo chiamarlo così.
    Ben sappiamo che "inferno" deriva da "inferi" cioè "sotto terra"...
    Anche il Credo cattolico dice testualmente "...Morì e fu sepolto, discese all'inferno, ...", quindi, se si riferisce a Gesù, significa che fu semplicemente sepolto. E allora?
    Allora penso che bisogna smettere di terrorizzare la gente con l'idea dell'inferno e parlar chiaro!
    Gesù per chi è venuto?
    Per ora mi fermo qui... ma continueremo...
     
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  2. Snoopy e Pally
     
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    Carissima Ely anche io condivido in pieno quello che Tu hai scritto in merito all'inferno...quanta paura inutile solo per soggiogare e per terrorizzare!
    L'inferno è uno stato mentale che lo spirito attraversa ma creato da sè stesso o meglio dalla propria coscienza...Gesù quando parlava del "REGNO DEL CIELO" ha spiegato in modo chiaro che non si trattava di un luogo come lo intendiamo noi ma di uno stato di coscienza! IL REGNO DI DIO E' IN MEZZO A NOI ...PREDICAVA...PERCHE' E' DENTRO DI NOI NON IN UN POSTO BEN DEFINITO! L'INFERNO E' LO STESSO! E' ORA CHE CI SI RENDA CONTO DI QUALE SIA LA VERITA'! BASTA AVERE PAURA! BISOGNA APRIRE GLI OCCHI E SOLO CONOSCENDO POI SI PUO' ESSERE LIBERI...SEMPRE...DI CREDERE E AMARE VERAMENTE L'UNICA FONTE DI VITA ETERNA: DIO!
    PACE E BENE A TUTTI CARI AMICI A PRESTO! :rolleyes:
     
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  3. GV_Roby
     
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    Scusate se mi intrometto nella discussione.. avevo visto il vostro sito nell'elenco... Cmq volevo dire anche la mia. Io che sono un cattolico non praticante, presto il mio credo a dei fatti che penso non si possano eludere.. Padre pio subi le vessazioni del demonio..
    CITAZIONE
    IL REGNO DI DIO E' IN MEZZO A NOI ...PREDICAVA...PERCHE' E' DENTRO DI NOI NON IN UN POSTO BEN DEFINITO! L'INFERNO E' LO STESSO!

    io penso che il regno di Dio o l'inferno non si trovi dentro di noi.. casomai amore o cattiveria possono caratterizzare l'animo della persona.. e deciderne la sua condotta.
    Ci sono state delle pastorelle che ebbero visioni a Fatima se non sbaglio, in cui una delle ragazze, alla visione dell'inferno non riuscì a resistere cercando e pregando la Madonna di far cessare quella visione..
    Anche un Papa, non ricordo la data ma é un Papa vicino al nostro tempo, mi sembra Leone 13° cmq mentre scendeva dalla suo mezzo di trasporto, ebbe d'improvviso la visione dell'inferno..
    Io so che l'inferno é la solitudine.. la mancanza e la lontananza da Dio per scelta.. Non è Dio che manda gli uomini all'inferno.. sono gli uomini che vogliono andarci.
    Parte del Messaggio che la Madonna a Fatima raccontava era riferito anche sulla presenza... di com'era fatto l'inferno.
    Notate invece che il Paradiso é il luogo un cui gli uomini vogliono vivere.. amano Dio, la vita e le persone che hanno avuto in vita.
     
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  4. GV_Roby
     
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    Cmq rispetto anche la cultura di chi non é cattolico.. le mie affermazioni possono non andare d'accordo con evangelisti, testimoni di geova o altre religioni..
     
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  5. denny62
     
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    carissimo Roby,
    l'inferno come lo descrive Dante per me non esiste,non ci sono fuochi e fiamme, però (sempre secondo me) esiste una zona d'ombra, dove alcune anime (definiamole le peggiori)si fermano come in "attesa" dove devono decidere cosa fare, se rimanere anime perse senza capire il proprio comportamento terreno oppure, nel caso in cui chiedessero aiuto a Dio, afferrare la sua mano che è sempre protesa verso di noi e raggiungere la Luce.
    Dio non abbandona nessuno, anche nell'aldilà ti da la possibilità di segliere cosa vuoi fare, quindi concordo con te dicendo che la mancanza di fede, l'egoismo, la cattiveria ecc ti portano a vivere una vita d'!inferno" sia di quà che di là, sempre e solo per scelta.
    Un saluto denny
     
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  6. GV_Roby
     
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    Ciao Denny.. :P

    CITAZIONE
    l'inferno come lo descrive Dante per me non esiste

    concordo con te in questo.. ma concordo anche con te in linea grande che un anima debba decidere per sua volontà il suo destino..
     
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  7. denny62
     
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    carissimo roby, rispettare gli altri e le loro idee, è sintomo di intelligenza.
     
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  8. Ely53
     
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    Bene, si è riaccesa questa discussione che si era arenata in agosto... ne sono lieta perché mi dà la possibilità di esprimermi.
    Non si può pensare all'inferno come luogo ma come condizione cioè "stato d'animo". L'inferno è buio e freddo e questo ce lo testimoniano anche coloro che per grazia di Dio hanno visto l'Aldilà, vuoi per visione, vuoi per NDE (crisi della morte).
    La sofferenza più grande (anche se vissuta senza pentimento e con orgoglio) è quella di vedere la Luce ma di percepirla irraggiungibile... un po' come per noi vedere la luce della Luna ma essere consapevoli di non poterci andare...
    Con la differenza che la Luna è un astro mentre la Luce che viene da Dio è ben più attraente e unica...
    Il fatto di pensare l'inferno come luogo infuocato penso derivi dalla lettera di San paolo ai Romani quando dice che amando e perdonando chi ci fa soffrire corrisponde ad accumulare sulla sua testa carboni accesi che poi sarebbero il rimorso.
    Infatti, talvolta, dal rimorso di aver compiuto una cattiva azione avviene un pentimento, una conversione e l'inizio di un cammino nel bene divino.
    Con questo voglio dire che l'inferno come stato di sofferenza, di appiattimento, di vuoto, di solitudine e altri sentimenti di questo ordine esiste, c'è eccome! Ma è anche vero che Qualcuno un giorno è venuto a dirci "guardate che non è così come voi pensate"..."guardate che c'è una possibilità, una via! Ecco io vi indico la via!"...
    Quindi non esiste uno stato di "eterna" sofferenza anche perché parlare di eternità è illogico! Il Padre ama tutti i suoi figli e in un modo o nell'altro a Lui torneremo. Nessuno di noi potrà mai sapere come e quando ma torneremo a Lui. Certo, occorre lasciare almeno uno spiraglio aperto da cui la sua Luce possa penetrare. Ed è difficile per certe Anime dell'aldilà riconoscere che Lui è nostro Padre. Pensate alla parabola del figliol prodigo... e pensate alla conversione di paolo sulla via di damasco! Pensate a quanto male aveva fatto! pensiamo a quanti cristiani aveva ucciso!
    Io penso semplicemente che il padre a tutti noi indichi la strada e ci dia anche della Guide spirituali per poterla seguire...
    L'Uomo è libero di fare il bene o il male... ma quando si apre il suo cuore al bene e comprende quanta e quanta gioia dà anche la più piccola azione di Amore, oppure vede un fiore o una farfalla, allora si commuove e capisce che lì, fra le sue mani, c'è Dio...
     
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  9. rosella49
     
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    posso esprimervi il mio piccolo pensiero ..io la penso come denny pero agiungo una cosa (premetto non sono colta come voi ) penso che una buona parte di questo inferno sia qui sulla terra, dove viene data ad ogniuno di noi la possibilità di rimediare a torti fatti ..se riusciremo a farlo probabilmente andremo oltre altrimenti penso sia come dice denny
     
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  10. Ely53
     
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    Oggi ho sentito per pochi minuti una trasmissione radio in cui un sacerdote parlava della Ricorrenza del 1° novembre, detta dei Santi.
    Inizialmente diceva cose accattivanti sulla Vita che continua nell'Aldilà e che la morte non è la fine di tutto, anzi, è l'inizio di una nuova Vita...
    Fin qui ho ascoltato volentieri.
    Poi ha iniziato a parlare di Giudizio Divino che analizza la vita del trapassato e può assolvere l'anima inviandola alla beatitudine eterna oppure condannarla alla perdizione (e alla punizione) eterna. E le parole "perdizione eterna" le ha pronunciate con una certa "forza" volendole rimarcare...
    A questo punto ho spento la radio...
     
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  11. cristina1971
     
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    Io penso che le parole "perdizione eterna" siano rivolte a quelle persone lontane da Dio che hanno bisogno di un tono forte per rendersi conto di quanto siano sbagliati i loro comportamenti...Purtroppo, e parlo di un fatto personale, la Chiesa a volte chiude le porte anche a chi ha il cuore aperto al Signore e che solo per avvenimenti della vita, che non sono direttamente imputabili ad una propria e consapevole scelta, ha fatto ai loro occhi PECCATO...Un giorno anch'io non potrò più avere l'assoluzione dei miei peccati e non potrò più fare la comunione perchè mi sto separando e sarò un giorno divorziata, mi sto preparando a questa cosa che è per me un immenso dolore...Questo è quello che farà la Chiesa con me...e già lo sta facendo timbrandomi come peccatrice...
    Ma non penso assolutamente che il Signore non sappia che non è esattamente così, anzi, forse quello che è accaduto nella mia vita è stato solo un immenso amore nei mei confronti...Lui sa cosa c'è nel cuore dei Suoi Figli...
    Riguardo al peccato basterebbe leggere attentamente le prime pagine della Genesi per capire che non vi è il bene o il male ma bisognerebbe parlare di AMORE e PAURA...
    Non voglio criticare la Chiesa, forse ha dovuto mettere dei paletti per arginare la libertà di ognuno che al contrario porterebbe forse ad un caos troppo grande e poco gestibile, ma di contro parlando di anime e creature di Dio, non si possono fare regole generali perchè le stesse potrebbero salvare alcuni ma rovinare gli altri...

     
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  12. denny62
     
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    Cara Cristina, credo che ci siano peccati molto + gravi rispetto a un divorzio, eppure Dio perdona, Dio tende sempre una mano a tutti e da sempre delle possibilità. Questo è importante, non quello che pensa e dice la Chiesa e poi nemmeno tutti, conosco dei preti che non vietano la comunione ai divorziati. Quindi mi chiedo sono anche loro dei paccatori? considera che ad alcuni bambini nati da una coppia di divorziati (magari uno solo) viene negato il battesimo, questo secondo me è peccato!! i bambini che colpa hanno?? i bambini AMATI da Gesù, non hanno il famoso libero arbitrio, non credo assolutamente che Gesù voglia questo eppure succede, ricordiamoci che i preti sono uomini come tutti noi e le interpretazioni sono sempre soggettive.
    Cara Cristina, la tua Fede e il tuo Amore arriva direttamente a Dio e questa è la sola cosa importante, come dici tu "Solo Lui sa cosa c'è nei nostri cuori" e questo è quello che conta!.
    Un abbraccio Denny
     
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  13. cristina1971
     
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    Grazie Denny,
    credo sia davvero così e che sia la nostra anima a portarci nell inferno o nel paradiso...Anche in questa vita Dio ci parla attraverso i nostri sentimenti, quando torneremo da Lui saremo solo quello...Ora intravediamo solamente il Suo grande AMORE.
    Grazie ancora , un abbraccio anche a te
    Cristina
     
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  14. mykat
     
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    Ci sono molte persone, come per esempio noi, che sempre confidano nel bene, nella bontà d’animo, nell’Amore del Padre e di Suo Figlio, nella Potenza della Dolce Madre Celeste, nella speranza, nel rispetto, nella tolleranza. Tutti queste sono grandi virtù, grandi pensieri nobili che da sempre, per millenni, hanno contrapposto vizi che hanno ‘deviato’ l’animo umano. Ora, questi “rovesci della medaglia” altro non sono che questioni materiali create dall’uomo stesso, perché vivente ed operante nella materialità del corpo.

    Essendo questi vizi tutto il contrario di ciò che riflette Dio, nostro Padre, sono sempre stati associati al Suo antagonista per eccellenza. Un antagonista creato solo appositamente ed esclusivamente dalla mente e dalla volontà dell’uomo per sé stesso, perché egli, coscio di essere figlio di Dio - e quindi di avere la sua stessa capacità di creare - ha tentato in modo maldestro di dimostrare al Padre di essere in grado di ricreare anche lui situazioni, doti, utili per sé stesso. In realtà, ciò che penso, è che nel piano materiale il modo di ricreare per l’uomo non è lo stesso che viene usato nella dimensione divina, eterica.
    Quindi questi stati di fatto altro non sono diventati che vizi che l’uomo ha velocemente utilizzato ed a cui ha permesso di sopraffare la propria vita.

    Quindi anche l’antagonista per eccellenza altro non è che una figura creata dalla nostra mente. Dio Padre ci ama tutti incondizionatamente e come ama tutti noi, ama anche i Suoi Angeli: creature divine, esseri perfetti ed in grado di essere mossi solo da buoni propositi verso tutti i Loro protetti.
    Gli Angeli non sanno cosa significhi il sentimento negativo, sotto qualsiasi forma, per cui come potrebbero essere colti dall’invidia per il Santissimo Creatore se non sono a conoscenza della sua esistenza? O meglio, sanno della sua esistenza, ma solo come termine da noi utilizzato: non comprendono cosa significhi l’invidia perché non è un sentimento che alberga nei loro cuori; questi ultimi sono nutriti solo d’Amore Celeste e Puro, dalla Speranza e dalla Pace. Dopo questa esposizione si potrebbe essere, noi esseri umani, ancora convinti che possa essere esistito un Angelo decaduto perché invidioso del Potere incommensurabile del Santissimo Padre??

    Tutto questo (intendo l’inferno & co.) è stato creato a regola d’arte secoli e secoli addietro, partorito solo ed unicamente dalla mente dell’uomo, che tutto è in grado di fare nella dimensione terrena, e quanto da lui creato serviva solo per riuscire a soggiogare e tenere sotto controllo altri esseri umani che al suo pari non voleva vedere. Bramoso di potere (erroneamente comparato al Potere del Padre) ha fatto tutto ciò che era in suo possesso per poter conquistare qui sulla terra le stesse sensazioni che il Padre Celeste viveva nei Cieli. Tutto questo chiaramente sempre secondo il pensiero umano...

    L’inferno, il male, la sofferenza di un inferno non esiste in realtà è solo frutto dell’immaginario collettivo e non sono di certo io a dovervi ricordare quanto la nostra mente sia in grado di elaborare, ricreare e formulare immagini, pensieri ecc. che tanto si collegano alle nostre paure più remote e intrinseche dentro di noi.

    Sono convinta che bisogna liberarsi di questi timori che altro non fanno che “macchiare” il nostro buon cuore, che in tutta la sua totale luminosità dovrebbe splendere. Tutto ciò che di negativo viene da noi subito è frutto della mente e di altri esseri umani come noi, che tanto riescono ad influenzarci fino a farci credere ciò che vogliono solo per meri scopi egoistici e per arrecare danno ...ma un danno solo mentale, e non materiale e reale come siamo portati a credere!

    Occorre che ricominciamo tutti a guardare, a sentire, a toccare, a parlare con il nostro buon cuore. Esso, se illuminato dalla Luce del Padre, nulla ci farà più temere: né diavoli, né spiriti maligni, né sortilegi... tutto deve essere vissuto da noi nella Luce, nell’Amore e nella Pace, perché questo è ciò che vuole il Signore e questo è ciò che Lui ha creato per noi e donato a tutti noi.

    Un abbraccio
    Katia
     
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  15. denny62
     
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    I nostri parenti sono sempre vicino a noi, li possiamo captare attraverso varie sensazioni, li possiamo percepire, ma non è detto che siano sempre loro a inviarci messaggi, a volte si a volte no, a volte in modo frequente a volte in modo sporadico.
    Dipende molto dalla loro situazione. Alcune entità non hanno il "tempo" per poter rispondere alle nostre domande e quindi mandano altri messaggeri per comunicare con noi. Non hanno "tempo" nel senso che stanno svolgendo altri compiti, ma nello stesso tempo vigilano su di noi e mandano cmq altri, proprio per farci capire che non ci hanno abbandonato.
    Una volta è stato detto:" lui non è potuto venire xchè deve accogliere gli altri, ma ti manda a dire che non ti devi preoccupare"
    Altri invece non possono parlare xchè ancora non gli è concesso, può essere dovuto alla loro spiritualità o alla nostra, dipende dai casi.
    E' stato detto: " è vero che lui ha tanta voglia di parlare con sua madre, di sentirla, ma lui non è ancora pronto per ricevere messaggi da lei, digli che cmq è sempre vicino a lui."
    è un'evoluzione per entrambi, ma può essere che a volte, i nostri cari, per evolversi, hanno bisogno di esperienze terrene diverse da quelle che in questo momento viviamo noi, di conseguenza, guidano altre persone.

    Quindi i motivi per cui non riceviamo messaggi dai parenti possono essere moltissimi, l'importante è però di ricordarci e di essere sicuri che loro sono e saranno sempre accanto a noi.

    un saluto denny
     
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22 replies since 12/8/2008, 13:31   586 views
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