La "premorte"

TRASCRIVO la relazione che mi ha inviato Domenico relativa alla serata del 6 marzo sulla NDE e OBE:

RELAZIONE DELLA SERATA TENUTA A CAMPAGNOLA EMILIA IL 6 MARZO 2009

ORGANIZZAZIONE: ASSOCIAZIONE CULTURALE “GRAZIE MIO DIO”

LOCALITA’ DELL’INCONTRO: CAMPAGNOLA EMILIA (RE)
PRESSO L’ASSOCIAZIONE “La Cà di Pòm”

RELATORE: Dott. DAVIDE VACCARIN

Moderatori i giornalisti Domenico Mori e Tito Taddei.




Il locale dove si è svolto l’incontro è una nuovissima costruzione agricola in piena campagna emiliana, lontana almeno 3 chilometri da ogni centro abitato, e gli unici rumori che si potevano sentire erano quelli degli uccelli acquatici che nuotavano in due laghetti posti ai lati della costruzione, confinante con un’Oasi della LIPU.
La notte era bellissima e la luna illuminava il paesaggio. L’aria era cristallina, dopo tanti giorni di pioggia e di nebbia.
Il dott. Davide Vaccarin, trentunenne medico veneziano, è arrivato puntualissimo e piano piano la sala si è riempita di gente, fino ad arrivare a 41 presenze. Calcolando che a Livorno eravamo una cinquantina, qui in questo paesello padano, 41 è stato un numero più che buono, tenendo conto anche delle almeno dieci assenze giustificate di amici impediti quella sera di venire.
Il dott. Vaccarin, col suo morbido accento veneziano, ha immediatamente catturata l’attenzione degli astanti e, passeggiando fra loro, ha iniziato a raccontare la sua esperienza e il come fosse giunto lui, uomo di scienza, a studiare fenomeni che esulano completamente dall’ambito della sua professione.
Disse che era stato un suo insegnante a suggerirgli di fare la sua tesi sull’argomento delle sempre più note esperienze di persone che, arrivate sull’orlo della morte e richiamate in qualche modo in vita, raccontavano di aver visto cose molto particolari che andavano poi descrivendo come strane luci che non abbagliavano, tunnel in cui si sentivano precipitare per poi arrivare in posti, che potevano variare da un giardino dai mille indescrivibili colori, a zone di colore neutro e alle volte popolate da presenze umane e, soprattutto, da una enorme sensazione di Amore che li aveva pervasi nel periodo della loro visione..
Accettò così la sfida e, frequentando per il suo lavoro ambienti ospedalieri, iniziò a raccogliere alcune di queste testimonianze direttamente dai protagonisti, all’inizio molto restii nel parlarne, per timore di non essere creduti o addirittura presi per pazzi, poi piano piano, le testimonianze arrivarono anche spontanee visto che la fama della sua ricerca andava espandendosi.
Eccezionale è stato, durante la sua esposizione, la raccolta nella stessa sala dove ci trovavamo, di una testimonianza diretta fatta da un signore presente, che raccontò anch’egli di aver vissuto una tale esperienza che, naturalmente spiegò.
I due giornalisti presenti in sala come moderatori, non hanno avuto nessuna necessità di intervenire, tanta è stata la professionalità del dott. Vaccarin nel condurre la discussione che si è avviata subito dopo la sua esposizione, rispondendo tranquillamente alle tantissime domande che gli venivano rivolte.
Dopo circa due ore intense, la riunione è stata sciolta, il dott. Vaccarin ha ripresa la strada di Venezia e l’organizzazione ha dovuto promettere un’altra serata su temi simili che si terrà, a Dio piacendo, all’inizio del mese di maggio.
A risentirci quindi verso tale data.

Domenico Mori.

6 marzo 2009

Il Dott. Davide Vaccarin